ALIMENTI CARIOGENI

10 Ottobre 2017
angewp

L’80% della popolazione mondiale soffre per la carie (lo dice un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) e se il consiglio rimane sempre quello di lavarsi i denti almeno 2 o 3 volte al giorno, sempre più studiosi stanno orientando le loro ricerche sul modo in cui l’alimentazione può influire sulla salute dei denti.

Esiste una stretta correlazione tra la salute dei denti e gli alimenti che essi debbono masticare. A tal proposito, i cibi ingeriti possono essere distinti in:

– cariogeni: risultano lesivi per il dente ed aumentano sensibilmente il rischio carie;

– cariostatici: azione neutra, non hanno effetto diretto sulla carie;

– anticariogeni: contrastano la formazione della carie.

Alimenti che combattono la carie.

Tra gli alimenti anticariogeni rientrano in generale tutti quei cibi che:

– richiedono una masticazione più robusta, durante la quale detergono e massaggiano meccanicamente denti e gengive;

– contengono minerali preziosi per la salute dello smalto, come calcio e fluoro;

– favoriscono la crescita di batteri benefici nel cavo orale;

– non sono appiccicosi (non si attaccano ai denti e al bordo gengivale);

– non sono acidi;

– hanno un contenuto di zuccheri nullo o estremamente basso.

 

Esempi di alimenti che fanno bene ai denti e combattono la carie:

– Frutta fresca non troppo acida e non zuccherina (pere e mele con buccia);

– Frutta secca a guscio (mandorle, nocciole, noci…);

– Verdure fibrose e crude (es. carote, lattuga, finocchi, peperoni…);

– Formaggi stagionati, latte e latticini;

– Acqua e bevande senza zucchero e alcaline (contrastano l’acidità del cavo orale, rimuovono i residui di cibo e, a seconda della composizione, possono apportare minerali preziosi come il calcio e il fluoro);

– Cibi di consistenza elevata.

Meritano di essere menzionati anche cibi con proprietà antibatteriche (come la cipolla o l’aglio, e i mirtilli masticati crudi).

Quando non cè lo spazzolino.

Per quanto riguarda i chewing-gum senza zucchero, questi possono essere considerati “alimenti” anticariogeni. Lo xilitolo, ormai onnipresente in questi prodotti, pur avendo un certo potere rinfrescante e dolcificante non viene attaccato dai batteri della placca ed esercita una blanda attività antibatterica. Inoltre, la masticazione dei chewing-gum stimola la produzione di saliva, la quale favorisce la detersione e la rimozione dalle superfici dentali dei residui alimentari, oltre ad espletare un’azione “disinfettante” nei confronti dei batteri. Ovviamente, le gomme da masticare non possono e non devono sostituire una corretta igiene orale con spazzolino, dentifricio e filo interdentale.

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